BENI STRUMENTALI – NUOVA SABATINI “GREEN” – Rifinanziata

Per il 2024 sono stati stanziati altri 100 milioni di euro per la misura agevolativa in capo al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT).

Inoltre, per le domande trasmesse entro il 31 dicembre 2023, il periodo entro il quale effettuare l’investimento (cioè saldare i costi dei beni) e prolungato da 12 a 18 mesi.

 

SINTESI

La cosiddetta “Nuova Sabatini” è una misura dedicata alle micro, piccole e medie imprese (PMI). 

Si tratta di un’agevolazione per gli investimenti, di valore minimo di  20 mila euro, in beni strumentali nuovi, ad uso produttivo e correlati all’attività dell’impresa quali: attrezzature, macchinari (compresi mezzi di trasporto), impianti, arredi, tecnologie digitali, hardware e software.

I beni devono essere acquistati ricorrendo ad un finanziamento bancario o acquisiti tramite leasing finanziario. Le banche e gli intermediari finanziari devono essere convenzionati col MIMIT. La procedura per richiedere l’agevolazione va attivata prima dell’avvio dell’investimento e deve seguire un iter ben definito.

Al termine dell’investimento, le imprese possono ottenere inoltre un contributo a fondo perduto proporzionale al costo dell’investimento. L’intensità del contributo dipende dalla natura degli investimenti ed è prevista un’intensità maggiore per alcune categorie di beni tecnologici, definiti “4.0” e per gli investimenti “green” ossia quelli finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi delle imprese.

Rivediamo in dettaglio il funzionamento della misura…

I SOGGETTI CHE POSSONO PRESENTARE DOMANDA (requisiti principali)

Possono beneficiare dell’agevolazione le micro, piccole e medie imprese che alla data di presentazione della domanda:

  • sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca
  • sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali
  • non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea
  • non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà
  • hanno sede in uno Stato Membro purché provvedano all’apertura di una sede operativa in Italia entro il termine previsto per l’ultimazione dell’investimento

Sono ammessi tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, AD ECCEZIONE di:

  • attività finanziarie e assicurative
  • attività connesse all’esportazione e per gli interventi subordinati all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti di importazione

 

L’AGEVOLAZIONE

Si tratta della concessione di due tipologie di agevolazione correlate:

  • finanziamenti o leasing alle imprese erogati da banche e intermediari finanziari convenzionati con il MIMIT per la copertura fino al 100% delle spese per gli investimenti ammissibili. La concessione dei finanziamenti alle imprese è a tasso di mercato.
  • contributo in conto impianti (a fondo perduto), erogato successivamente al termine dell’investimento, calcolato con metodo convenzionale rispetto all’importo finanziato, alla spesa effettivamente sostenuta e alla tipologia di investimento.

 

GLI INVESTIMENTI AGEVOLABILI

I beni devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni” ovvero spese classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del c.c., nonché a software e tecnologie digitali.

NON sono in ogni caso ammissibili le spese:

  • relative a terreni e fabbricati
  • relative a beni usati o rigenerati
  • riferibili a “immobilizzazioni in corso e acconti
  • per l’acquisto di beni che costituiscono mera sostituzione di beni già esistenti in azienda
  • relative a imposte e tasse

 

Gli investimenti devono soddisfare i seguenti requisiti:

  • autonomia funzionale dei beni (non sono ammesse componenti o parti di macchinari)
  • correlazione dei beni all’attività produttiva svolta dall’impresa
  • essere avviati successivamente alla data di trasmissione della domanda* di accesso alle agevolazioni e terminati entro dodici mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento/leasing
  • fare riferimento ad una sola unità produttiva per ogni singola domanda di agevolazione.
* L’impresa, prima della trasmissione della domanda via PEC alla banca, non deve aver sottoscritto alcun atto vincolante l’acquisto dei beni (ordini/contratti/preventivi firmati ecc.), nè tantomeno devono essere stati versati acconti e/o emesse fatture da parte del fornitore.

Gli investimenti devono essere riconducibili ai seguenti tipi di intervento:

  • creazione di un nuovo stabilimento;
  • ampliamento di uno stabilimento esistente;
  • diversificazione della produzione di uno stabilimento mediante prodotti nuovi aggiuntivi;
  • trasformazione radicale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente;
  • acquisizione di attivi di uno stabilimento, se sono soddisfatte le seguenti condizioni:
    • lo stabilimento è stato chiuso o sarebbe stato chiuso se non fosse stato acquistato;
    • gli attivi vengono acquistati da terzi che non hanno relazioni con l’acquirente;
    • l’operazione avviene a condizioni di mercato.

Ad eccezione delle acquisizioni tramite leasing finanziario, tutti i beni oggetto di agevolazione devono essere capitalizzati e risultare nell’attivo patrimoniale della PMI beneficiaria per almeno tre anni.

 

CARATTERISTICHE DEL FINANZIAMENTO

L’investimento può essere sostenuto mediante ricorso ad un finanziamento alle imprese o un leasing concesso da parte di banche e intermediari finanziari aderenti alla convenzione, anche fino al 100% del valore dell’investimento stesso.

Il FINANZIAMENTO / LEASING dev’essere:

  • di durata non superiore a 5 anni dalla data di stipula, compreso eventuale preammortamento di massimo 12 mesi
  • di importo compreso tra 20.000 euro e 4 milioni di euro (limite massimo per impresa, valido anche per più finanziamenti, compresi quelli già agevolati in precedenza sempre dalla misura Nuova Sabatini)
  • interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili

Il finanziamento viene erogato in un’unica soluzione (indipendentemente dall’importo), entro trenta giorni dalla stipula oppure, nel caso di leasing, dalla data di consegna del bene (o di collaudo se successiva).

La concessione dei finanziamenti alle imprese può essere assistita dalla garanzia del “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso.

 

CARATTERISTICHE DEL CONTRIBUTO IN CONTO IMPIANTI

L’importo del contributo viene definito secondo l’ammontare degli interessi, calcolati su un piano di ammortamento quinquennale convenzionale con rate semestrali posticipate, al tasso:

  • del 2,75% annuo per gli investimenti ordinari (l’importo che ne risulta è approssimativamente il 7,7% del valore dell’investimento finanziato)
  • del 3,575% annuo per gli investimenti 4.0 e -dal 2023- per gli investimenti green (l’importo è equivalente a circa il 10,1% del valore dell’investimento finanziato)

I beni 4.0 sono determinati dal possesso di specifiche caratteristiche tecnologiche mentre i beni di natura green sono beni a basso impatto ambientale con idonea certificazione ambientale di processo o di prodotto, riconosciuta a livello europeo oppure di una idonea autodichiarazione ambientale, rilasciata da produttori, importatori o distributori dei beni. I requisiti per verificare la natura di un bene come 4.0 o green sono espressi in appositi elenchi.

Le intensità massime di aiuto (anche in virtù del cumulo con altre agevolazioni) per le imprese non ricomprese nei settori a regolamentazione specifica (v. nota 1) sono:

  • il 20 % dei costi ammissibili nel caso delle piccole imprese;
  • il 10 % dei costi ammissibili nel caso delle medie imprese.

Per gli investimenti finanziati con importo inferiore a 200.000 euro, il contributo è erogato in un’unica soluzione mentre, sopra questa soglia, il contributo è erogato in 6 quote annuali, secondo il piano temporale, riportato nel provvedimento di concessione.

Le agevolazioni rientrano fra gli aiuti di Stato comunicati in esenzione (non in de minimis).

LA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA

  1. La PMI presenta alla banca o all’intermediario finanziario, unitamente alla richiesta di finanziamento, la domanda di accesso al contributo ministeriale.
  2. La banca/intermediario finanziario verifica la regolarità e la completezza della documentazione trasmessa dalla PMI, nonché la sussistenza dei requisiti di natura soggettiva relativi alla dimensione di impresa e trasmette al MIMIT richiesta di prenotazione delle risorse relative al contributo.
  3. La banca/intermediario finanziario ha facoltà di concedere il finanziamento alla PMI, previa conferma da parte del Ministero della disponibilità, totale o parziale, delle risorse erariali da destinare al contributo.

Le domande sono gestite secondo l’ordine di presentazione e i finanziamenti alle imprese sono erogabili fino ad esaurimento delle risorse (salvo successivo rifinanziamento della misura).

L’investimento va terminato entro 18 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento per le domande presentate entro il 31/12/2023 (a seguire, salvo proroghe, si tornerà al termine di 12 mesi). Successivamente, la PMI può richiedere l’erogazione del contributo.

Fidicomet può supportarti per valutare la finanziabilità della Tua impresa, supportarti nella gestione dei rapporti bancari e per predisporre la domanda di agevolazione.

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[1] Settori con regolamentazione specifica (cui si rimanda al testo vigente integrale della circolare direttoriale 15 febbraio 2017, n. 14036): agricolo, forestale e zone rurali; produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura.